Diabete mellito

Il diabete mellito è un’alterazione del metabolismo caratterizzata da un aumento abnorme dei livelli di glucosio in sangue (iperglicemia). Questa malattia ha un decorso cronico e richiede trattamento durante tutta la vita. 
Esistono principalmente 2 tipi di diabete:
 
-Tipo 1: Si manifesta quando la maggior parte delle cellule beta pancreatiche (le cellule che producono l'ormone INSULINA) sono distrutte.
-Tipo 2: Il meccanismo scatenante è l’aumento della resistenza delle cellule dei tessuti periferici (sopratutto il muscolo) all’insulina. All’incremento della resistenza dei tessuti periferici, il pancreas risponde producendo un eccesso di insulina (iperinsulinemia), che mantiene la glicemia nei livelli normali. In uno stadio più avanzato, le cellule beta pancreatiche si alterano, non riuscendo a produrre l’ormone.
 
 
 
I fattori di rischio per sviluppare il diabete mellito possono essere:
 
- obesità, indice di massa corporea (IMC) >25 kg/m2,
- familiarità: essere parente in primo grado di un paziente diabetico,
- donne incinta con diagnosi di diabete gestazionale e madri di neonati macrosomici (>4 kg peso alla nascita),
- ipertensione arteriosa,
- dislipidemia, ipercolesterolemia.
 
 

Raccomandazioni nutrizionali per un paziente diabetico

 
La distribuzione percentuale energetica della dieta indicata come obiettivo nutrizionale è: 
- 10-15% in forma di proteine,
- 30-35% di grassi,
- 55-60% di carboidrati.
 
Su questa base viene “costruita” la dieta del diabetico, ma con alcune modifiche. Queste modifiche vengono condizionate dalla particolare situazione catabolica a cui
tende questa malattia (tendenza ad un catabolismo grasso e proteico, ed alla sintesi di glucosio). 
 
a) Proteine: L’assunzione di proteine deve oscillare tra il 10 ed il 15% come massimo. Le proteine devono essere di buona qualità, combinando quelle di origine animale (carne e pesce) con proteine di origine vegetale.
 
b) Carboidrati: L’esperienza clinica indica che i valori percentuali di carboidrati devono situarsi tra il 55 ed il 60% dell’energia giornaliera totale. Per quanto riguarda il tipo di carboidrati, devono essere principalmente (per il 90%) di tipo complesso (pane, legumi, patate, pasta, ecc.), mentre i carboidrati semplici (monosaccaridi e
disaccaridi) devono ridursi all’obbligata assunzione di latte e derivati (lattosio), verdure e frutta (glucosio e fruttosio).
L’utilizzo di edulcoranti è indicato nella dieta del diabetico giacchè è molto difficile cambiare alcune abitudini nutrizionali.
Sono diversi i sostituti del saccarosio che vengono impiegati nei pazienti diabetici per distinte ragioni:
- Mantenere le abitudini alimentari legate al sapore dolce e facilitare in questo modo, la compliance.
- Coadiuvare la dieta ipocalorica per il calo ponderale e per il mantenimento del peso ottimale.
- Evitare gli effetti avversi derivanti dall’uso del saccarosio.
 
c) Lipidi: La quantità di grassi totali deve essere inferiore al 30% dell’apporto calorico giornaliero totale.  I grassi saturi non devono superare il 10% dell’energia totale. Per questa ragione deve essere evitato il grasso contenuto nel latte (assumere latte scremato), le carni grasse e derivati (insaccati), così come i prodotti di pasticceria ricchi in oli di cocco e/o palma. La carne deve essere magra. I grassi assunti devono essere ricchi in acido oleico (olio di oliva) ed in acidi grassi omega-3, perchè aiutano a migliorare il profilo lipidico. La proporzione deve essere del 7-8% di acidi grassi poliinsaturi con predominio degli acidi omega-3, ed il resto, tra il 15-20%, acido oleico. Per quanto riguarda il colesterolo, non deve superare i 100 mg/1.000 kcal e mai i 300 mg/die. Quando esiste rischio cardiovascolare, non dovrà essere superiore ai 200 mg/die.
 
d) Fibra alimentare: L’inclusione di fibra nella dieta del diabetico aiuta a migliorare il controllo metabolico. L’effetto benefico della fibra si produce quando viene assunta in quantità superiore a 70 g/die, obiettivo irraggiungibile se si tiene conto che un’assunzione superiore a 40 g/die è al di là delle abitudini nutrizionali. Si
raccomanda un apporto intorno a 0,5 g/kg/die. In genere, la dieta del diabetico deve contenere una grande quantità di alimenti di origine vegetale e poca quantità di quelli di origine animale.
 
e) Vitamine e minerali: L’apporto di questi nutrienti deve essere normale, come per la popolazione sana, senza alcuna precrizione particolare per il paziente diabetico.
 
f) Sale: L’ingestione raccomandata di sale è di 6 g/die, salvo che esistano altri rischi.
 
Le raccomandazioni nutrizionali e dietetiche sono le stesse per i pazienti diabetici siano questi di tipo 1 o di tipo 2