Malattie cardiovascolari
Il termine malattia cardiovascolare fà riferimento alla morte improvvisa, all’infarto miocardico ed all’angina pectoris. Sono però incluse tra le malattie cardiovascolari anche l’accidente cerebrovascolare o ictus, e la claudicatio intermittens. Tutte sono conseguenza cliniche dell’aterosclerosi, il cui sviluppo è silenzioso e lungo. Il termine arteriosclerosi descrive l’ispessimento, l’indurimento e la perdita di elasticità della parete vasale delle arterie. Essa colpisce le grandi e medie arterie, ed è caratterizzata dalla formazione di placche fibroadipose soprattutto nell’aorta, nelle arterie coronariche e nelle arterie cerebrali.
Fattori dietetici che si associano alle malattie cardiovascolari
-Eccessiva ingestione calorica: Un eccesso dell’ingestione calorica è un fattore direttamente correlato con l’obesità, a sua volta fattore di rischio dell’ipertensione, del diabete e della malattia cardiovascolare. Il sovrappeso e l’obesità addominale si associano ad alterazioni metaboliche che costituiscono la sindrome metabolica: ipertensione, resistenza all’insulina, diabete e dislipidemia con colesterolo-HDL basso, ipertrigliceridemia e particelle LDL ad alto potere aterogeno (piccole e dense).
-Sostituzione acidi grassi saturi con carboidrati: L’influenza dei carboidrati nelle patologie cardiovascolari si produce quando sostituiscono gli acidi grassi saturi della dieta. La riduzione del grasso totale si accompagna di solito ad un aumento favorevole dell’apporto, assoluto o relativo che sia, di carboidrati. Di conseguenza si ottiene una diminuzione del colesterolo-LDL, ma anche del colesterolo-HDL ed un aumento di trigliceridi.
-Tipi di acidi grassi consumati: Gli acidi grassi dell’alimentazione agiscono sulla regolazione dell’omeostasi del colesterolo, delle concentrazioni plasmatiche delle lipoproteine, dell’infiammazione e della resistenza all’ossidazione. I 3 tipi di acidi grassi (saturi, monoinsaturi e polinsaturi) si trovano associati negli alimenti, per cui lo studio degli effetti sulle malattie cardiovascolari di ogni tipo di acido grasso risulta molto difficile. Gli acidi grassi saturi derivano dagli alimenti di origine animale, carne e prodotti lattei, da oli di prodotti industriali precotti (ad esempio olio di palma o di cocco) e da certi grassi per cucinare (strutto e burro). Il consumo di acidi grassi saturi incrementa le concentrazioni di colesterolo-LDL. Inoltre, il consumo di carne grassa, fonte di acidi grassi saturi, si associa ad un rischio elevato di malattia ischemica cardiaca rispetto al consumo di pesce e pollame. Gli acidi grassi monoinsaturi, con un solo doppio legame, sono presenti negli oli (soprattutto quello di oliva), nei frutti secchi (nocciola, mandorla e pistacchio) e nell’avocado e, come detto prima, anche nella carne. Gli studi prospettici hanno mostrato un’associazione positiva fra il loro consumo ed il rischio di malattia coronarica. La sostituzione quindi degli acidi grassi saturi con quelli monoinsaturi si associa ad una diminuzione del rischio di malattia coronarica. L’effetto si deve ad una diminuzione delle concentrazioni di colesterolo totale e di colesterolo-LDL.
-Effetto delle vitamine: Alla vitamina E è stato attribuito un potente effetto antiossidante. L’incorporazione della vitamina E alle LDL riduce la loro suscettibilità all’ossidazione. Gli studi epidemiologici hanno infatti dimostrato un’associazione inversa tra ingestione di vitamina E con gli alimenti e la morbimortalità cardiovascolare.
Altri studi hanno invece documentato un’associazione inversa tra i livelli plasmatici di vitamina A, l’assunzione apportata con gli alimenti e la morbimortalità cardiaca.
Anche l’acido folico merita di essere sottolineato. Gli studi epidemiologici stabiliscono una chiara associazione tra basse concentrazioni plasmatiche di folati e l’aumento della mortalità coronarica.
Alimenti benefici per le malattie cardiovascolari
-Pesce: è ricco di acidi grassi omega 3 che hanno effetti benefici sulle patologie coronariche.
-Frutta secca: I frutti secchi,indipendentemente dal tipo, sono caratteristici della dieta mediterranea; sono considerati come un alimento funzionale naturale e costituiscono uno trumento utile e semplice per promuovere la salute cardiovascolare. Sono una buona fonte di acidi grassi insaturi, costituiscono una buona opzione per sostituire altri alimenti più ricchi di acidi grassi saturi. Il loro consumo migliora il profilo lipidico, giacchè hanno effetto ipocolesterolemizzante, senza modificare il peso corporeo. antiossidante, antitrombotica, antinfiammatoria e di protezione cardiovascolare.
-Frutta e verdura: Numerosi dati sostengono l’influenza di nutrienti caratteristici della frutta e della verdura, quali la fibra, gli antiossidanti ed i flavonoidi, sulla protezione cardiovascolare. Inoltre, alcuni dei nutrienti della frutta e della verdura influiscono in modo favorevole sul controllo delle dislipidemie, riducendo i livelli plasmatici di LDL. Il consumo di verdura e frutta si realizza, di solito, insieme ad altri alimenti poveri di grassi saturi e di colesterolo, configurando modelli o profili alimentari salutari e determinando un tipo di alimentazione che favorisce la diminuzione del rischio cardiovascolare.
Raccomandazioni nutrizionali
-Effettuare una dieta varia e bilanciata;
-Consumare buone dosi di frutta e verdura;
-Non eccedere con il sale;
-Incrementare il consumo di alimenti di origine vegetale;
-Ridurre i grassi totali;
-Ridure gli alimenti ricchi gli acidi grassi saturi;
-Condurre uno stile di vita attivo e non sedentario.