Nutrizione pediatrica: info generali
Il periodo di vita conosciuto come “età pediatrica” comprende un periodo di tempo che va dalla nascita fino ai 12 anni di età. Esso comprende diversi fenomeni che si ripercuotono direttamente nella nutrizione e alimentazione del bambino. In generale, se ne possono individuare soprattutto due tipi:
- Crescita;
- Socializzazione e maturazione psicologica.
La crescita è un processo continuo che si prolunga fino all' adolescenza. Si identificano 3 periodi ben differenziati:
a)Crescita rapida. Caratterizza il primo e secondo anno di vita (il peso si duplica ai cinque mesi di vita e si triplica al compimento dell’anno). Gli aumenti ponderali sono di 7 kg il primo anno e di 2,5 il secondo anno. In quanto all’altezza, anch’essa segue un incremento sostenuto: 15-24 cm il primo anno e 10-12 il secondo anno di vita.
b)Crescita stabile. Include l’età prescolare e scolare dal terzo anno di vita fino alla pubertà. In questo periodo l’incremento di altezza è di 5-7 cm/anno con tendenza a diminuire ed il peso tende (leggermente) ad aumentare con l’età con valori di 2,5-3,5 kg/anno.
c)Crescita elevata. Durante l’adolescenza. In questa tappa, l’evoluzione psicologica presenterà momenti critici che possono influenzare anche il comportamento alimentare.
Per quanto riguarda la maturazione psicologica, trascorso il periodo di lattante, il bambino grazie alla convivenza con altri bambini e famiglie ed alla sua introduzione all’alimentazione collettiva nelle mense di asili nido e scuole materne, assumerà un comportamento alimentare che sarà influenzato da queste esperienze.
Nutrizione del lattante
Il periodo più critico dal punto di vista nutrizionale è il primo trimestre poichè la crescita è rapida e si verificano modifiche degli organi e apparati. Ad esempio: l'apparato digerente del lattante deficia di alcuni importanti enzimi digestivi e ormoni; il pancreas non secerne AMILASI ed i livelli di LIPASI sono bassi; il fegato non è ancora ben capace di formare glucosio con la GLUCONEOGENESI; il sistema renale non è ancora differenziato per regolare l'equilibrio acido-base; il sistema nervoso non è ancora ben sviluppato.
Il FABBISOGNO NUTRIZIONALE DEL LATTANTE è SUPERIORE PER UNITà DI PESO A QUELLO DI QUALUNQUE GRUPO DI ETà E SITUAZIONE FISIOLOGICA per la rapida crescita, sviluppo e maturazione.
PER I PRIMI 3-4 MESI....
L'alimento consigliato poichè COMPLETO dal punto di vista nutrizionale è il LATTE UMANO che fornisce: 50-55% di grassi, 35-40% di carboidrati e il 5-10% di proteine. (Se non puoi o vuoi allattare, contattami. Ti consiglierò come soddisfare il fabbisogno nutrizionale del tuo bambino in modo alternativo).
Dal punto di vista ENERGETICO: nei primi 3 anni di vita il fabbisogno energetico è di 95-115 Kcal/Kg di peso corporeo/die (3 volte superiore all'adulto).
Dal punto di vista PROTEICO: il fabbisogno proteico del neonato è il più elevato. Nei primi 6 mesi di vita è di 2,1 g di proteine/Kg peso corporeo/die; nel secondo semestre invece è di 1,5 di 2,1 g di proteine/Kg peso corporeo/die.
Dal punto di vista LIPIDICO: i lipidi nei lattanti devono rappresentare il 50% dell'assunzione calorica quotidiana.
Dal punto di vista dei CARBOIDRATI: l'apporto glucidico quotidiano deve essere del 35/40 %.
Per quanto riguarda l'ACQUA, il neonato si DISIDRATA MOLTO FACILMENTE. E' consigliato un apporto di 150 ml/Kg di peso corporeo/die. L'acqua deriva dal latte materno, ma IN CASO DI FEBBRE o TEMPERATURE ELEVATE somministrarla per evitare disidratazione.
DAL 4-5 MESE IN POI...
Dal 4-5° mese di vita, deve essere introdotta la cosiddetta ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE (Beikost) poichè a quest'età il solo latte materno non è più in grado di soddisfare i fabbisogni nutrizionali. Gli alimenti addizionali che vanno introdotti sono:
-Cereali: ottimi da digerire, assorbimento lento dei glucidi, danno senso di sazietà. Io consiglio cereali senza glutine per evitare reazioni allergiche!!!
-Pappe di frutta: buono apporto di vitamine e sali minerali. Io sconsiglio pappe di more, lamponi e fragole, consiglio invece quelle di mele e pere.
-Verdure: iniziare con un brodino di verdure con poroo, carote e bietole.
Gli alimenti complementari vanno aggiunti NON TUTTI ASSIEME ma in modo graduale, per scongiurare eventuali allergie. Rivolgiti a me se hai dubbi!
Nutrizione nell' infanzia
L'infanzia è divisa in:
-età 1-3 anni;
-età 3-6 anni (età pre-scolare);
-età 6-10 anni (età scolare).
Dagli 1 ai 3 anni c'è un periodo di maturazione in cui il bambino ottiene miglioramenti dal punto di vista psicomotore e delle funzioni digerenti e metaboliche.
Consiglio:

-3/4 volte al giorno latte e derivati. Il latte vaccino deve essere inserito solo dopo 1 anno e mezzo di vita, non prima!!
- introdurre gradualmente nella dieta del bambino alimenti proteici di origine animale e vegetale stando attenti alla capacità masticatoria del bambino;
-frutta e verdure devono essere presenti quotidianamente nella dieta;
-i cereali sono la principale fonte di carboidrati; assumerli con latte, sottoforma di patate, sottoforma di pane, con biscotti;
-i legumi devono essere proposti sottoforma di purè e fino ai 18 mesi di vita del bimbo rimuovere la cuticola esterna.
Nell'età pre-scolare e scolare l'apporto energetico quotidiano varia rispetto agli infanti.
Dal punto di vista ENERGETICO: Se si calcola l’energia per kg di peso corporeo questa scende notevolmente da quelle che erano le necessità del lattante (115 kcal/kg peso), assestandosi poco sotto le 100 kcal/kg nel periodo dai 6 mesi ai tre anni di vita e continuando a diminuire fino ai 10 anni dove già si riscontra un diverso fabbisogno tra maschi e femmine (68 e 59 kcal/kg peso, rispettivamente).
Dal punto di vista PROTEICO: Anche per quanto riguarda le proteine vi è una diminuzione molto marcata passando dai 2,1 g/kg peso corporeo del lattante a 1,25 g/kg peso ai dieci anni, considerato che in questo periodo la loro funzione come “materia prima” per l’accrescimento è ridotta. L’aspetto più importante da considerare in questo ambito è il valore energetico rappresentato dalle proteine, rispetto al totale, che oscilla intorno al 10%. Questo ci impone di considerare con oculatezza la somministrazione di alimenti proteici al bambino poichè spesso le sue necessità vengono sovrastimate e non è raro trovare assunzioni molto più elevate. Per fare un esempio: se un bambino beve tre bicchieri di latte, l’apporto proteico è già di circa 20 g di proteine ovvero superiore ai fabbisogni di un bambino tra 1 e 3 anni (16 g). Per quanto riguarda la qualità proteica, sebbene non è necessario che sia del massimo valore possibile, deve comunque essere sufficientemente elevata, cosa che si ottiene con una adeguata complementazione data da assunzioni di alimenti di origine animale e vegetale (soprattutto cereali).
Dal punto di vista LIPIDICO: la dieta deve contenere una certa quantità di acidi grassi essenziali che può oscillare tra il 2 ed il 5% dell’energia totale. Di solito, salvo in casi di severa denutrizione, la dieta abituale fornisce sufficienti acidi grassi essenziali e non è necessaria l’introduzione di alimenti specifici nè di preparati speciali per soddisfare queste necessità.
Dal punto di vista dei MINERALI e VITAMINE: le raccomandazioni sono state fatte estrapolando le cifre di adulti e lattanti in funzione del peso e dell’età. E' importante sottolineare l’importanza, ancora una volta, di calcio e ferro.
Raccomandazioni Nutrizionali
a) L'alimentazione del bambino deve essere varia;
b) Bisogna stabilire una adeguata distribuzione dei pasti durante la giornata dove la frequenza sia, almeno, di quattro pasti al giorno, poichè la capacità digerente del bambino è limitata, specialmente nei primi anni;
c) I cibi non devono essere eccessivamente salati per abituare il bambino ad accettare cibi con un grado di palatabilità basso in sale, allo scopo di limitare l’assunzione del sale durante la vita;
d) Ridurre l’assunzione di alimenti dolci, specialmente prodotti di pasticceria per evitare una futura dipendenza dal “sapore dolce”, così come uno squilibrio dietetico nell’ingestione di carboidrati ed altri macro- e micronutrienti;
e) Stimolare il consumo di prodotti vegetali, come cereali e derivati (specialmente pane), legumi, frutta, verdura e ortaggi in sostituzione del consumo eccessivo di prodotti di origine animale, specialmente uova, carne e derivati;
f) non bisogna forzare il bambino per mangiare. Si deve creare un ambiente sereno e tranquillo;
g) Il bambino, soprattutto quando è piccolo, deve essere educato a praticare una buona masticazione ed un corretto uso degli utensili da tavola;
h) Non si devono usare gli alimenti come ricompensa o castigo.